Percorso autismo - Aspetti metodologici e didattici

Giovedì 24 Novembre 2011 18:15

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Si comunica che sono aperte le iscrizioni per l'incontro "L'Integrazione Scolastica del Bambino con Autismo: aspetti metodologici e didattici" tenuto dal prof. Lucio Cottini dell'Università di Udine, presso l'IIS Lorenzo Gigli di Rovato, il 28 novembre 2011, dalle ore 16,30 alle ore 18,30.

Un allievo con bisogni tanto speciali e particolari come quello autistico può trovare nella scuola un ambiente idoneo per il suo sviluppo e per la sua integrazione sociale?

E’ questo un interrogativo al quale non si può rispondere in maniera ideologica, facendo riferimento al valore inalienabile dell’integrazione, che in Italia ha trovato la sua affermazione completa al contrario di altri paesi.  Allo stesso modo, non è possibile affrontare questo quesito di base in modo superficiale dicendo che, in fondo, dell’autismo non si sa nulla e che quindi è giustificato non avere le idee chiare sul cosa fare.

Al contrario, l’autismo è sicuramente uno dei disturbi più studiati dell’età evolutiva e, nel momento in cui non lo si affronta facendo riferimento al corpus di conoscenze disponibili, si corre il rischio concreto che il diritto all’integrazione si scontri con il diritto ad avere un’educazione adeguata.  Condizione questa assolutamente inammissibile (anche se, purtroppo, assai frequente), considerando il fatto che tutti riconoscono all’educazione il ruolo di trattamento elettivo nell’autismo.

La questione, allora, va spostata sul piano eminentemente pratico, con particolare riferimento alla dimensione organizzativa e metodologico-didattica.  E’ necessario comprendere il bambino autistico attraverso la valutazione, far sì che gli eventi siano per lui coerenti e prevedibili, chiarire le istruzioni e le aspettative, strutturare le attività ed i compiti in modo da favorire l’acquisizione di abilità di base in un’ampia gamma di aree di sviluppo, comprese quella dell’interazione sociale e del gioco, che non si strutturano automaticamente come per altri bambini.

Favorire l’integrazione scolastica dell’allievo autistico è un obiettivo sicuramente complesso, per ottenere il quale niente può rimanere com’era, ma nello stesso tempo irrinunciabile e di grande valenza adattiva.  Vivere in relazione con i coetanei, infatti, costituisce un'occasione pressoché unica non solo per ricercare apprendimenti funzionali, ma anche per comprendere meglio il mondo con le sue regole, a volte così oscure ed illogiche per l’allievo autistico e per generalizzare in situazione degli apprendimenti specifici acquisiti in ambito riabilitativo.

Nel corso vengono affrontati, in maniera eminentemente operativa e facendo riferimento a molte esemplificazioni, le linee di lavoro che possono concretamente coniugare il diritto all’integrazione con quello a vedersi riconosciuta la migliore forma di educazione possibile.  Tale direttrici si oggettivizzano nelle seguenti azioni principali:

Programmazione, organizzazione, didattica e compagni, quindi, sono le quattro parole-chiave alle quali riferirsi nella prospettiva di promuovere una integrazione di qualità dell’allievo con autismo nella scuola di tutti.