Email Stampa

Corsi di formazione

Informazioni corso 

Titolo
PERCORSO AUTISMO - L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEL BAMBINO AUTISTICO: ASPETTI METODOLOGICI E DIDATTICI
Dove
Istituto di Istruzione Superiore Lorenzo Gigli - Rovato
Categoria
Corsi di formazione

Descrizione

 

L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEL BAMBINO AUTISTICO: ASPETTI METODOLOGICI E DIDATTICI

Lucio Cottini (Università di Udine)

 

Abstract

Un allievo con bisogni tanto speciali e particolari come quello autistico può trovare nella scuola un ambiente idoneo per il suo sviluppo e per la sua integrazione sociale?

E? questo un interrogativo al quale non si può rispondere in maniera ideologica, facendo riferimento al valore inalienabile dell?integrazione, che in Italia ha trovato la sua affermazione completa al contrario di altri paesi.  Allo stesso modo, non è possibile affrontare questo quesito di base in modo superficiale dicendo che, in fondo, dell?autismo non si sa nulla e che quindi è giustificato non avere le idee chiare sul cosa fare.

Al contrario, l?autismo è sicuramente uno dei disturbi più studiati dell?età evolutiva e, nel momento in cui non lo si affronta facendo riferimento al corpus di conoscenze disponibili, si corre il rischio concreto che il diritto all?integrazione si scontri con il diritto ad avere un?educazione adeguata.  Condizione questa assolutamente inammissibile (anche se, purtroppo, assai frequente), considerando il fatto che tutti riconoscono all?educazione il ruolo di trattamento elettivo nell?autismo.

La questione, allora, va spostata sul piano eminentemente pratico, con particolare riferimento alla dimensione organizzativa e metodologico-didattica.  E? necessario comprendere il bambino autistico attraverso la valutazione, far sì che gli eventi siano per lui coerenti e prevedibili, chiarire le istruzioni e le aspettative, strutturare le attività ed i compiti in modo da favorire l?acquisizione di abilità di base in un?ampia gamma di aree di sviluppo, comprese quella dell?interazione sociale e del gioco, che non si strutturano automaticamente come per altri bambini.

Favorire l?integrazione scolastica dell?allievo autistico è un obiettivo sicuramente complesso, per ottenere il quale niente può rimanere com?era, ma nello stesso tempo irrinunciabile e di grande valenza adattiva.  Vivere in relazione con i coetanei, infatti, costituisce un'occasione pressoché unica non solo per ricercare apprendimenti funzionali, ma anche per comprendere meglio il mondo con le sue regole, a volte così oscure ed illogiche per l?allievo autistico e per generalizzare in situazione degli apprendimenti specifici acquisiti in ambito riabilitativo.

 

Nel corso vengono affrontati, in maniera eminentemente operativa e facendo riferimento a molte esemplificazioni, le linee di lavoro che possono concretamente coniugare il diritto all?integrazione con quello a vedersi riconosciuta la migliore forma di educazione possibile.  Tale direttrici si oggettivizzano nelle seguenti azioni principali:

 

- programmare congiuntamente (fra insegnanti curricolari, di sostegno e le altre figure di supporto) ed in maniera rigorosa le attività didattiche, con una chiara definizione delle procedure di valutazione, degli obiettivi, dei contenuti e delle metodologie di lavoro.  Gli educatori devono avere ben chiaro in ogni momento cosa stanno insegnando, anche quando l?attività riguarda la gestione dei periodi di ricreazione, del pranzo, del gioco, della relazione sociale, ecc.;

- organizzare adeguatamente i tempi, gli ambienti di lavoro, i materiali e, soprattutto, il personale, per rispondere ai bisogni molto speciali degli allievi autistici.  Non è ammissibile che la risposta delle scuole sia ancora così frequentemente nel segno dell?impossibilità a gestire il rapporto in assenza di condizioni di ?copertura? o, meglio ancora, di separazione;

- fare riferimento ad una didattica speciale di qualità, che si fondi sulle conoscenze disponibili circa l?efficacia di vari modelli di intervento, ma che non si fermi ad essi. Infatti, se da un lato è necessario considerare l?esistenza di una serie di approcci strutturati che hanno abbondantemente dimostrato la loro efficacia, dall?altro si deve avere la consapevolezza che l?educatore non può trasformarsi in uno pseudoterapista, con il rischio di proporre solo modelli di lavoro emarginanti.  Questa perentoria affermazione non deve comunque portare alla giustificazione di approcci centrati su una vuota ricerca di socializzazione in presenza. La frequenza del contesto integrato da parte dell?allievo autistico, è bene dirlo in maniera chiara, necessita molto più di quanto avvenga per altre tipologie di deficit, di essere preparata anche attraverso lavori individualizzati condotti fuori dalla classe;

- coinvolgere attivamente i compagni nella gestione dell?integrazione scolastica dell?allievo autistico.  La risorsa compagni rappresenta, infatti, una condizione essenziale per far sì che si verifichi una reale inclusione in grado di travalicare anche i confini scolastici, ma non si attiva compiutamente in assenza di particolari procedure che gli educatori devono conoscere e mettere in atto.

 

Programmazione, organizzazione, didattica e compagni, quindi, sono le quattro parole-chiave alle quali riferirsi nella prospettiva di promuovere una integrazione di qualità dell?allievo con autismo nella scuola di tutti.

 

Luogo

Istituto di Istruzione Superiore Lorenzo GigliMappa
Luogo
Istituto di Istruzione Superiore Lorenzo Gigli - Sito Internet
Via
via Europa, 2
CAP
25038
Città
Rovato
Country
Country: it

Descrizione

Istituto di Istruzione Superiore "Lorenzo Gigli"

It's too late to register for this Event.